Special Olympics Italia Unified Beach Sport Games – Cesenatico, 13-15 Settembre 2019

Il primo evento nell’anno sportivo 2019-2020, a cui hanno partecipato gli atleti di Oltretutto 97, è stato lo Special Olympics Italia Unified Beach Sport Games svoltosi a Cesenatico dal 13 al 15 settembre.

Si è trattato della prima edizione di Giochi sportivi sulla spiaggia molto particolari, a cui il nostro Team è stato invitato e che ha visto i nostri atleti competere nel Beach Bocce e nell’Open Water (c’erano anche Beach Volley, Beach Soccer). La caratteristica è stata che tutte le competizioni che si sono svolte erano “Unified” cioè svolte in coppia o in squadra “unificata” cioè formata da atleti diversamente abili ed i loro partner.

Causa il poco preavviso siamo riusciti a iscrivere tre coppie di bocce ed una coppia per il nuoto in acque libere formando una delegazione di 11 persone.

Abbiamo partecipato alla cerimonia di apertura ed agli altri momenti di festa che Special Olympics ci ha proposto. E’ stato suggestivo trascorrere tre giorni in riva al mare e competere, in un clima di amicizia e condivisione con gli atleti degli altri team provenienti da tutta Italia.

I risultati non erano l’obiettivo principale, ma come non essere orgogliosi del primo posto assoluto di Alessandro accompagnato da Raffaella nella prova di open water, davanti da altre tredici coppie (come raccontato nella testimonianza che riportiamo)?

Speriamo che visto il successo dell’iniziativa, l’esperienza possa ripetersi anche il prossimo anno!!

 

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CRONACA DI UNA MEDAGLIA D’ORO!

 

Inizia tutto con un messaggio inviatomi dal Presidente di Oltretutto97.

Una proposta impossibile  per me da rifiutare. Nuotare fianco a fianco con un loro atleta per 1500m in acque libere.

Destinazione mare di Cesenatico.

Cesenatico sarà la prima città Europea ad ospitare gli Unified Beach Sport Games

Conosco Alessandro e il suo papà.

Troviamo il tempo e modo di fare qualche allenamento in vasca corta insieme, prima della manifestazione.

Da subito l’intesa è grande.

La fiducia che il suo papà e Alessandro ripongono in me mi fanno sentire una responsabilità mai provata nelle mie gare di acque libere.

Spiego ad Alessandro che l’importante è divertirsi.

Con tanta semplicità e incapacità di mentire, conferma la mia teoria terminando la frase:

“però la medaglia la voglio!”

Aggiungendo:

“Mi faccio un bel regalo di compleanno!

SaI il giorno dopo la gara è il mio compleanno!”

Se prima credevo di prestarmi ad affrontare una gara in modo sereno, ma non troppo.

Ora avevo la certezza di una grande responsabilità.

 

Provare insieme a realizzare un sogno.

È arrivato il momento di partire per partecipare ai Bech Play the games.

Il villaggio Olimpico (Eurocamp)

Ci accoglie come solo l’organizzazione Special Olimpycs sa fare.

Ovunque ti giri vedi atleti felici giunti dalle diverse regioni d’Italia, desiderosi di cimentarsi nelle varie specialità sportive.

Io ed Ale festaioli, ma non troppo, non perdiamo mai il controllo e non ci lasciamo andare a lunghi festeggiamenti prima della gara.

Si va a letto presto per essere belli riposati.

 

Finalmente è arrivato il grande giorno!

Riunione tecnica,

per capire il percorso, qualche bracciata per acclimatarci.

Acqua fredda, meduse assenti, o forse ci piace crederlo, ma l’agitazione no!

Ecco il giudice di gara richiamare tutti i nuotatori a formare una linea di partenza.

Nessuna irregolarità.

Nessuno sgomitata.

Nessuno che guarda l’avversario con senso di sfida.

Ecco il fiscio di partenza.

Ora sta a noi.

Noi un unica parola che racchiude un unico mondo.

Noi che ritroviamo subito quella sinergia scoperta in piscina.

Noi che amiamo nuotare nelle acque libere.

Noi atleti fondisti che ritroviamo nella fatica di ogni bracciata il piacere di sentirci isolati dal mondo e un tutt’ uno con l’acqua.

Senza neppure accorgerci nuotiamo puntando il traguardo.

Alzo la testa vedo che oltre noi non c’è nessun’altra coppia.

Non resisto.

Inizio ad incitare Alessandro.

Vai Ale, vai vai vai

la medaglia è nostra!

33 minuti.

L’oro è nostro.

Usciamo dall’acqua da veri atleti con grande gioia, consapevoli che le nostre fatiche sono state ripagate.

Il resto resterà scritto nelle cronache

di chi come me

ha voluto raccontare,

tanta emozione.

O di chi con un semplice scatto ha immortalato la felicità degli atleti, parenti e amici.

Come sempre ogni volta che ho l’onore di condividere queste belle esperienze torno a casa portando nel cuore un ricordo unico e prezioso.

 

Grazie Alessandro.

Fiera di aver condiviso con te così tanta gioia.

 

Tua amica

Raffaella Menichetti